Quando venne formata la Collezione di Trieste e Rovigno, a cavallo tra ‘800 e ‘900, il prelievo diretto degli organismi marini era il principale modo di poterne osservare le caratteristiche, se non l’unico. Dagli anni ’40, con l’avvento delle nuove tecnologie di immersione subacquea e la fotografia in subacquea, è oggi possibile scoprire le straordinarie peculiarità del mondo sommerso anche attraverso uno schermo. Ciò si deve grazie al lavoro e alla dedizione di esperti come Egidio Trainito. Studioso e subacqueo con esperienza pluridecennale, Trainito ha profondamente influenzato le ricerche in biologia marina nei campi della ricerca, della didattica, dell’educazione ambientale e divulgazione scientifica, che gli sono valsi la Laurea ad honorem in Biologia Marina nel 2023.
Tra le motivazioni che hanno indotto l’Ateneo di Padova a conferire il prestigioso riconoscimento a Trainito vi sono i suoi studi, che hanno contribuito alla crescita delle conoscenze “relative all’occorrenza e distribuzione di diverse specie marine e alla descrizione di nuove specie”. “Le sue competenze subacquee hanno permesso di contribuire alla descrizione e alla mappatura degli ecosistemi di diverse aree marine protette, con le quali collabora tutt’oggi attivamente, e a progetti di archeologia subacquea”.

Al Museo Olivi nella Sala della Collezione è presente un totem in cui è possibile osservare parte del lavoro fotografico di Trainito. È possibile ricercare ogni animale a partire dal nome scientifico (es. Cetorhinus maximus) o da quello comune italiano (es. Squalo elefante). Per ogni specie, è possibile esaminare le caratteristiche peculiari, nonché lo stato di conservazione e di protezione a livello internazionale. Molti degli esemplari fotografati sono presenti nella Collezione di Trieste e Rovigno ed esposti al museo, rendendo utile il confronto con i reperti storici ormai privi della colorazione originale.