L’esposizione museale inizia al secondo piano di Palazzo Grassi con la Sala dello Squalo. Ad accoglierci è Olivia, una femmina di squalo elefante, di uno dei pesci più grandi al mondo. L’esemplare esposto è lungo circa otto metri e venne pescato per errore nel 2003 al largo delle coste chioggiotte.
L’animale è stato tassidermizzato, così oggi è possibile ammirarne le reali dimensioni e la pelle originale. Difficile credere che la sopravvivenza di un animale di tale stazza possa essere minacciata, eppure questa specie è inserita nella Lista Rossa dell’IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) ed è protetta da diverse convenzioni internazionali che ne vietano la pesca, la commercializzazione e il consumo.
Usando lo squalo elefante come esempio, questa sala presenta i diversi ambienti marini e parla dei fattori che minacciano la biodiversità , invitando ad una riflessione sui concetti di vulnerabilità , sovrasfruttamento delle risorse ittiche e gestione responsabile.Â
Una volta fatta la conoscenza di Olivia, siamo pronti per proseguire la conoscenza del mondo marino e dei suoi abitanti al piano superiore.