Il pesce balestra

I pesci palestra sono diffusi nelle acque tropicali e subtropicali di tutti gli oceani e una specie, Balistes capriscus, anche nel Mediterraneo, compreso l’Adriatico. Il suo nome è dovuto a due motivazioni: innanzitutto la seconda pinna dorsale e quella anale ricordano nella forma l’arco di una balestra: esse ondeggiano a sinistra e a destra quando il pesce nuota, rendendolo subito riconoscibile. Inoltre, la prima pinna dorsale è dotata di un meccanismo scatto, con un blocco di sicurezza proprio come il grilletto di una balestra. Non a caso in inglese questo pesce viene chiamato triggerfish.  Questa pinna è composta da 3 raggi spinosi: il primo è molto più grosso e lungo degli altri due. In situazioni di calma, la pinna resta riposta in una tasca, ma al bisogno può essere improvvisamente estratta consentendo al pesce di resistere incastrato tra le rocce o rendendolo troppo ingombrante nella bocca del predatore per venire ingerito.

Il corpo si presenta schiacciato lateralmente, la testa è molto grande e la bocca è munita di un forte becco adatto alla dieta di invertebrati piccoli pesci.

Sono animali molto territoriali e possono diventare aggressivi anche verso i subacquei che si avvicinano troppo al loro nido, arrivando persino a morderli.  In Italia, soprattutto nel meridione dove è più diffuso, il pesce balestra è particolarmente apprezzato per le sue carni. Poiché quando viene pescato emette un verso simile ad un grugnito, viene comunemente chiamato anche pesce porco.

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